Pizzeria Automatica a Roma: l’arte bianca si fa automatizzata
Nata da poco, la pizzeria automatica a Roma, in zona Piazza Bologna che promette una pizza bella fumante e in cartone, in soli 3 minuti. Tra l’ira e l’incredulità dei pizzaioli e amanti della VERA pizza italiana, questo distributore automatico, sta già facendo parlare di sè e mica poco! Ma vediamo insieme come funziona la pizzeria automatica e se ne vale davvero la pena!
Pizzeria automatica: cosa è e come funziona
Molto simile ad un distributore di snack e bevande, si caratterizza per il suo colore rosso acceso e per la preparazione di una pizza calda ed in cartone in soli 3 minuti. Al suo interno, infatti, è inserito l’intero ciclo di preparazione di una pizza italiana in 4 gusti diversi: margherita, quattro formaggi, salame piccante e pancetta.
L’azienda Mr.Go garantisce, inoltre, per questa pizzeria automatica l’uso di ingredienti di prima scelta e freschi sottovuoto (mmmmm) e, ovviamente, la preparazione al momento. Ma l’impasto invece? Quello come viene prodotto? Anche quello viene prodotto in maniera automatica e al momento: la farina viene mescolata all’acqua fino a formare un panetto di circa 160 grammi che, infine, viene pressato in forma circolare, condito con gli ingredienti selezionati e cotto a circa 400°.
Infine, non da meno, quando la pizza è bella e pronta, viene “inscatolata” e la consegna avviene nel cartone, come la pizza d’asporto, senza voler esagerare!
Ma la lievitazione, invece?
Tasto dolente questo per la pizzeria automatica che vede sfornare pizze con prezzi modici (dai 4,50€ ai 6,00€) e che risponde così ai tanti che si chiedono come sia possibile che la lievitazione avvenga in maniera naturale e con un processo lungo e laborioso. “Il mix di farine utilizzato contiene una piccolissima quantità di agente lievitante e zucchero che attivano il processo di lievitazione durante la fase di cottura”. La risposta si commenta da sola!
Una tradizione italiana stravolta o no?
Adesso tocca alla mia opinione. Purtroppo o per fortuna, non ho ancora avuto modo di assaggiare questa “magnificenza” da pizzeria automatica e in tutta onestà, ne farò volentieri a meno! Sia chiaro che non sto parlando per partito preso, nè voglio farmi carico di una responsabilità recensiva così grande; ma, durante questo lockdown, io che di lievitati non ho mai capito un tubo, mi sono avvicinata a questo mondo, grazie ad un Maestro Pizzaiolo (Sergio Dell’Orco) di non poco conto! E in tutta onestà, ad oggi, sono sconvolta da come una tradizione italiana d’eccellenza come la pizza, sia stravolta in questo modo.
E poi… Era così necessario lanciare questo progetto, quando l’intero comparto ristorativo è al collasso per via del Covid? Io penso proprio di no! A voi le conclusioni.